
Possibile contrarre finanziamenti prededucibili ai sensi dell’art. 182-quinquies, comma 3 per pagare i creditori residui e chiudere un precedente concordato
8 Aprile 2022
Revocabile il fondo patrimoniale anche se anteriore all’insorgenza dei crediti qualora non sia necessario per adempiere ai bisogni della famiglia
13 Aprile 2022La Corte di Cassazione, Sezione 6, Civile, con ordinanza 1° febbraio 2022, n. 2984 è intervenuta sul tema entro cui poter effettuare il ripianamento delle perdite di una società di capitali.
In particolare ha precisato, in conformpità ad un precedente proprio orientamento, che in tema di società a responsabilità limitata, ove si verifichino perdite che comportino la riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale, deve essere senza indugio convocata l’assemblea per deliberare l’azzeramento e la ricostituzione del capitale o la trasformazione della società, al fine di impedirne lo scioglimento, ma non è previsto alcun termine decadenziale per l’adozione di tali statuizioni, fermo restando che la mancanza di sollecitudine nella convocazione dell’assemblea può costituire causa di responsabilità degli amministratori nei confronti della società.
Per la Cassazione, pertanto, “il mancato rispetto della sollecitudine che detta norma impone agli amministratori per la convocazione dell’assemblea potrà essere causa di loro responsabilità, ma non preclude all’assemblea stessa di adottare, con effetto ex tunc, – come avvenuto nella specie – le delibere di ripianamento delle perdite in modo da ricostituire il capitale quanto meno al limite legale“.